Lo scorso settembre circa 50 produttori e tecnici del settore del caffè provenienti da diverse organizzazioni e istituzioni delle sei province dell’Amazzonia sono stati formati per promuovere e sviluppare una transizione verso una produzione sostenibile nella regione amazzonica.
I seminari formativi sono stati tenuti dall’azienda italiana Lavazza, il cui obiettivo era quello di rafforzare la conoscenza dei produttori di caffè nell’Amazzonia ecuadoriana, sia nei loro processi di miglioramento della qualità, sia nel momento di promuovere i loro prodotti verso un mercato internazionale del caffè.
Per fare ciò, sono state fornite informazioni da una prospettiva industriale, con l’analisi sensoriale enfatizzata attraverso una degustazione tecnica simultanea in tre laboratori situati a Loreto, Loja e Torino. In questa occasione, è stata anche preparata un’analisi del mercato internazionale del caffè, della logistica, degli attori della catena di distribuzione e della partecipazione al mercato, con un occhio rivolto anche al marketing internazionale del caffè.
I corsi di formazione si sono svolti in tre sessioni, lo scorso settembre, organizzati dai ministeri dell’Agricoltura e della Zootecnia (MAG) e dell’ambiente, dell’acqua e della transizione ecologica (Maate), attraverso PROAmazonía, con il sostegno del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).
Il progetto si è svolto nel quadro del Memorandum of Understanding (MOU) firmato all’inizio del 2019 tra UNDP e Lavazza, nel quale l’Ecuador è stato scelto come paese pilota, per via del suo avanzamento nella riduzione della deforestazione nel paese.
Questa azione si aggiunge al lavoro condotto dai vari ministeri ecuadoriani nella transizione verso una produzione sostenibile e senza deforestazione nell’ambito del piano d’azione REDD+.
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Foto di Copertina: Lavazza
Ecuador Oggi 