L’11 aprile 2021, suscitando grande sorpresa, Guillermo Lasso è diventato il nuovo presidente della Repubblica dell’Ecuador, aggiudicandosi il 52,36% dei suffragi, contro il 47.64% del suo avversario di sinistra Andrés Arauz. Un’impresa non facile, considerando il divario non indifferente accumulato nel primo turno delle elezioni.
Ma chi è Guillermo Lasso? In altri articoli ci siamo occupati del suo programma elettorale e dei voti ottenuti al ballottaggio, ma questa volta vogliamo soffermarci sul nuovo presidente ecuadoriano esclusivamente dal punto di vista personale e professionale.
Guillermo Lasso nasce a Guayaquil 65 anni fa, ultimo di undici fratelli, in seno ad una famiglia della classe media. Il padre, originario di Quito, era dipendente pubblico, mentre la madre, di Portoviejo, dedicò la propria vita alla famiglia. Per potersi pagare gli studi, Lasso inizia a lavorare part-time all’età di 15 anni, prima al mercato azionario di Guayaquil, e in seguito come agente di recupero crediti, sempre nella città portuale.

Dopo diversi incarichi nel mondo della banca e della finanza, nel 1994 Guillermo Lasso diventa presidente esecutivo del Banco di Guayaquil, una delle banche più prestigiose del paese. Negli anni ’90 iniziano anche i suoi primi incarichi politici: nel 1998 il presidente Jamil Mahuad lo nomina Governatore della Provincia del Guayas, incarico che lasciò l’anno successivo per assumere il ministero dell’Economia nell’esecutivo dello stesso presidente. Quello fu il periodo del tristemente noto “feriado bancario” e del passaggio dal Sucre al Dollaro, che causò la migrazione di centinaia di migliaia di ecuadoriani, e l’impoverimento di altrettanti.
Nel 2003 Lasso accetta di diventare ambasciatore “itinerante” dell’Ecuador nella presidenza del presidenza Lucio Gutierrez, viaggiando per il mondo alla ricerca di contratti commerciali con altri paesi, soprattutto con gli Stati Uniti.
Nel 2012 Lasso decide di lasciare la presidenza del Banco di Guayaquil per perseguire una carriera puramente politica, fondando nello stesso anno il partito di cui è leader, CREO (Creando Oportunidades). Candidato alla presidenza della repubblica nel 2013 e nel 2017, prima contro Rafael Correa e poi contro Lenín Moreno, Lasso nell’arco di pochi anni è divenuto il simbolo dell’anti-Correismo, che lo ha portato inevitabilmente ad attrarre su di sé i voti di diversi settori della società.

Tornando alla vita privata, Lasso si sposa nel 1980 con María de Lourdes Alcívar Crespo, sempre presente accanto a lui nelle occasioni pubbliche, con la quale ha avuto cinque figli, anche loro sempre in prima posizione durante le svariate campagne elettorali. Lasso è anche membro dell’organizzazione cattolica Opus Dei, della quale condivide alcune battaglie etiche, come ad esempio la totale opposizione all’aborto.
Accusato di essere un banchiere di estrema destra dai suoi detrattori, e di essere un “self made man” dai suoi sostenitori, Lasso è sicuramente un personaggio divenuto importante nella scena politica del paese andino. Adesso, con la vittoria alle elezioni del 2021, toccherà a lui dimostrare che le promesse fatte per 10 anni possono diventare realtà.
Per vedere i risultati del ballottaggio tra Lasso e Arauz: clicca qua!
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Foto di Copertina: El Telégrafo