La settimana scorsa, nel contesto della lotta al traffico illecito internazionale di stupefacenti, la Guardia di Finanza e i doganieri dell’area portuale di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, hanno sequestrato 654.300 chili di cocaina purissima, abilmente nascosta in un container.
I militari della Guardia di Finanza sono riusciti ad individuare la sostanza stupefacente utilizzando tecnologie all’avanguardia, in quanto la merce era stata abilmente occultata in un container carico di banane diretto al porto di Salonicco, in Grecia. La cocaina, proveniente dal porto di Guayaquil in Ecuador, è risultata di qualità purissima e avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando alla criminalità un introito di circa 200 milioni di euro.
Non è la prima volta che un carico di cocaina, o di altre sostanze stupefacenti, provenienti dall’Ecuador, fa tappa in un porto italiano. Ad esempio, nel febbraio 2021, sempre a Gioia Tauro, vennero bloccate 1.3 tonnellate di cocaina provenienti da un’imbarcazione ecuadoriana e tre brasiliane. Un carico dal valore di 275 milioni di dollari venne invece fermato nel giugno dello scorso anno, sempre nello stesso porto, e sempre in un carico di banane.
Questo traffico nasce anche in virtù di contatti commerciali tra il narcotraffico ecuadoriano e la criminalità italiana. Nel 2020, non a caso, il boss mafioso catanese Salvatore Cappello venne arrestato in Ecuador, paese nel quale era latitante dal 2018, e dal quale coordinava il business del narcotraffico dal paese andino ai porti calabresi.
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Foto di Copertina: rtv21.tv
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