La nazionale di calcio ecuadoriana rischia di non poter partecipare ai mondiali del Qatar, che si terranno nel paese del golfo a partire dal prossimo novembre. Negli ultimi giorni la notizia ha riecheggiato in tutti i periodici, sportivi e non, del Sudamerica, arrivando perfino in Italia. Ma per quale motivo la “Tri” rischia di non partecipare al suo quarto mondiale di calcio nella storia?
La risposta è facile: uno dei suoi migliori giocatori, nonché pilastro della difesa, non sarebbe cittadino ecuadoriano. Si tratta di Byron Castillo, ventitreenne terzino del Barcelona SC di Guayaquil, ufficialmente nato nella città di General Villamil, nella regione del Guayas, in Ecuador. Ma contro quest’anagrafe, negli ultimi giorni, si è scagliata mezza stampa colombiana, cilena, e non solo, ferite per non aver raggiunto la qualificazione ai mondiali.
Secondo quanto riportato dalla stampa colombiana, infatti, Byron Castillo sarebbe nato in Colombia e non in Ecuador. Già nel settembre 2021 la Federcalcio paraguaiana lanciò la stessa accusa ai danni del terzino ecuadoriano. Tuttavia, le autorità svolsero un’indagine in cui affermarono che il giocatore sarebbe nato a General Villamil il 10 novembre 1998.
Tuttavia, martedì scorso l’avvocato Luigui García ha presentato a un giudice un certificato di nascita di Castillo dove risulta che la sua data di nascita è in realtà il 25 luglio 1995, e il luogo della nascita Tumaco, nel sud-ovest della Colombia, venendo registrata tre anni dopo in Ecuador.
Il presidente della Federcalcio ecuadoriana (FEF), Francisco Egas, in compenso, ha assicurato, tramite il portale Fútbol Ecuador, che non esiste alcun nuovo processo aperto sulla cittadinanza di Castillo, oltre a quello già conclusosi nel 2021. Pertanto, le autorità ecuadoriane, tanto calcistiche quanto della giustizia, hanno messo una pietra sopra a questo caso.
Tuttavia, la palla ora è nel campo della FIFA che dovrà prendere una decisione su questo caso. Intanto Perù e Cile aspettano questa decisione perché se l’Ecuador venisse squalificato, vedremmo il Perù classificato e il Cile giocare un possibile playoff.
L’Ecuador, occorre ribadirlo, ha ottenuto la propria qualificazione sul campo, ottenendo vittorie incredibili e guadagnandosi, meritatamente, il proprio posto al mondiale. Ci dispiace, ovviamente, che altre nazionali non siano state all’altezza di quella tricolore, ma non sarà certo un presunto (e assurdo) caso di cittadinanza, a togliere all’Ecuador l’onore di aver combattuto e vinto sul campo. Altri, purtroppo, non possono dire lo stesso.
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Foto di Copertina: News Euro 24 English
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