L’Ecuador è il primo paese al mondo nel quale sono stati riconosciuti agli animali selvatici pieni diritti giuridici. La decisione è stata presa dalla Corte Costituzionale del paese, la quale ha basato la propria sentenza riprendendo l’articolo 71 della costituzione, che sancisce che: “La natura o Pacha Mama, nella quale la vita si riproduce e si svolge, ha il diritto di vedere rispettata pienamente la propria esistenza e mantenimento, nonché la rigenerazione dei suoi cicli vitali, della sua struttura, delle sue funzioni e dei suoi processi evolutivi“.
Come riporta anche il quotidiano italiano “La Stampa”, la decisione della Corte Costituzionale è dovuta ad un processo che ha visto come imputata una bibliotecaria ecuadoriana, che nel 2001 aveva rapito dalla foresta una scimmia, rinominata Estrellita, per renderla un animale domestico. Comportando tale azione un reato secondo la legge ecuadoriana, la bibliotecaria venne denunciata dalle autorità, e la scimmia trasferita in uno zoo, nel quale venne a mancare appena un mese dopo.
Con un documento di ben 57 pagine, la Corte ha decretato che gli animali selvatici hanno il diritto “a non essere cacciati, pescati, catturati, raccolti, estratti, trattenuti, trafficati, commercializzati o scambiati” e godono del diritto al “libero sviluppo del loro comportamento animale, che include la garanzia di non essere addomesticati e di non essere costretti ad assimilare caratteristiche o apparenze umane“.
Diritti universali e innati dei quali d’ora in avanti potranno godere tutti gli animali selvatici del paese, che potranno accedere, per mezzo delle persone, ai servizi dei tribunali e della giustizia ecuadoriana nel caso in cui venissero violati.
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Foto di Copertina: Happy Gringo Travel