Attualità

Quando finiranno gli scontri nel carcere di Guayaquil?

Nella notte tra venerdì e sabato scorso, una nuova guerriglia armata ha devastato il carcere di Guayaquil, portando via con sé circa 68 morti ed almeno 25 feriti. Questi scontri non sono altro che l’ultimo capitolo, almeno per ora, della devastante crisi carceraria che l’Ecuador vive da alcuni mesi. Ricordiamo, come abbiamo scritto a fine settembre, che appena due mesi fa lo stesso penitenziario fu protagonista della pagina più buia della storia carceraria del paese andino, nella quale persero la vita 119 detenuti, con altrettanti feriti.

Quest’ultima mattanza interna al carcere El Litoral di Guayaquil trova le proprie ragioni nella guerra tra bande criminali nemiche, le cui principali compagini sono Los ChonerosTiguerones Lagartos. Poco prima che iniziasse la guerriglia, il governo aveva pubblicato un rapporto, nel quale si sottolineava come all’interno del carcere già da giorni si potesse sentire il rumore di proiettili, e il venerdì mattina la polizia e l’esercito erano riusciti ad evitare l’ingresso in carcere di più di 1000 munizioni di grosso calibro, due fucili d’assalto, e 50 candelotti di dinamite e diverse granate.

Inoltre la polizia, sempre nella giornata di venerdì, era riuscita ad intercettare tre prigionieri che stavano cercando di intrufolarsi all’interno dei perimetri del circondario per portare il materiale bellico all’interno delle celle.

Non appena informato sulla situazione, il Presidente della Repubblica Guillermo Lasso ha subito organizzato una serie di incontri con personalità dello stato, al fine di trovare delle soluzioni a lungo termine per la risoluzione di questo costante conflitto all’interno del carcere. Tuttavia, almeno finora, nessuna politica ed azione governativa pare aver avuto il benché minimo successo per la risoluzione della tensione. Ricordiamo che l’Ecuador è attualmente in stato d’emergenza proprio a causa della mancanza di sicurezza nel paese.

Secondo il periodico ecuadoriano El Comercio, la mancanza di risorse e di politiche di sicurezza ha esacerbato questa crisi, in quanto visto anche che il budget per la riabilitazione sociale è passato da 164 milioni di dollari nel 2015 a 108 milioni di dollari nel 2021.

Sempre secondo il rapporto che abbiamo citato, Guayaquil detiene il record nazionale sia per numero di carceri che di carcerati. In totale sono cinque le prigioni cittadine, e la popolazione carceraria, che ammonta a 15.246 persone, detiene un sovraffollamento di oltre il 40%. In altre parole, la capacità legale ammonterebbe a 10.890 detenuti ma attualmente ce ne sono 15.246. Ma non è questo il problema più grande. I dati ufficiali indicano che queste prigioni non hanno personale sufficiente per proteggere i detenuti, essendoci 238 agenti, ossia 1 ogni 108 carcerati. Pertanto, viene indicato che non è garantito che servizi come la mensa, raggiungano tutti.

Quando terminerà la violenza all’interno del carcere di Guayaquil? Difficile rispondere in assenza di una sfera di cristallo. Ciò che è sicuro, è che solo politiche governative lungimiranti potranno porre un freno allo strapotere delle bande criminali che lo autogestiscono. E di queste politiche, almeno per il momento, non v’è neppure l’ombra.


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© Riproduzione riservata

Foto di Copertina: Elperiodico.com

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