Nei giorni scorsi, la Procura Generale dell’Ecuador ha aperto un’istruttoria contro il presidente Guillermo Lasso per un presunto reato di frode fiscale legato allo scandalo internazionale chiamato “Pandora Papers”, che alcune settimane fa ha colpito tanto il presidente ecuadoriano, quanto i leader di altri paesi. L’apertura dell’istruttoria è stata confermata lo scorso giovedì dal Dipartimento Comunicazione della stessa Procura.
L’istruttoria è iniziata in seguito alla denuncia formale, ricevuta dalla Procura il 18 ottobre, presentata dall’ex candidato presidenziale del movimento Pachakutik Yaku Pérez contro il presidente Lasso per il caso Pandora Papers. Presentando la denuncia giudiziaria, Pérez ha affermato che “l’idea è che la Procura chieda all’Agenzia delle Entrate tutti i movimenti finanziari, i pagamenti e le tasse pagate da Guillermo Lasso, dei suoi parenti e delle persone a lui più vicine, a partire dal 2013, quando era già candidato alla Presidenza”.
Come menzionati, i Pandora Papers, similmente ai Panama Papers, consistono in una nuova inchiesta giornalistica costituita principalmente da documenti secretati, all’interno dei quali appare il nome di Guillermo Lasso, il quale avrebbe controllato 14 società offshore, la maggior parte delle quali con sede a Panama, chiudendole solo in seguito all’approvazione, da parte del governo di Rafael Correa, di una legge che vietava ai candidati alla presidenza di possedere società nei paradisi fiscali.
“Quando è stata creata la legge del 2017, che impedisce ai candidati di avere investimenti all’estero, mi sono immediatamente disfatto delle aziende, senza alcun tipo di protesta, ritardo o obiezione“, ha affermato Guillermo Lasso.
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Foto di Copertina: Ibenia