Il 18 ottobre, tramite un messaggio alla nazione a reti unificate, il Presidente della Repubblica Guillermo Lasso ha comunicato l’inizio immediato di uno stato di emergenza, che durerà per sessanta giorni, e vedrà un dispiego massiccio delle Forze Armate e di polizia su tutto il territorio nazionale, con attenzione particolare a quelle province nelle quali la violenza di strada è maggiormente presente.
Le province nelle quali le Forze Armate collaboreranno a stretto contatto con quelle di polizia sono: El Oro, Guayas. Santa Elena, Manabí, Los Ríos, Esmeraldas, Santo Domingo de los Tsáchilas, Pichincha e Sucumbíos. Per le altre province, al momento verrà solo rafforzato l’organico di polizia, ma in ogni momento il Comando Generale della Polizia potrà richiedere l’aiuto dell’esercito.
“Al di là delle nostre differenze specifiche, tutti i settori sociali e politici del paese devono lavorare in assoluta unità, perché nelle strade dell’Ecuador c’è un solo nemico: il narcotraffico. Negli ultimi anni l’Ecuador è passato dall’essere un paese di passaggio nel traffico di droga a uno che fa uso di queste sostanze. Ciò non si riflette solo nella quantità di droga consumata nel nostro Paese ma anche nella quantità di reati che oggi sono direttamente o indirettamente correlati allo spaccio di stupefacenti“, ha detto il Presidente durante il discorso alla nazione.
“Quando cresce il narcotraffico, crescono anche gli omicidi e i furti ai danni di case, veicoli, merci e persone. Ad esempio, oggi oltre il 70% delle morti violente che si verificano nella provincia del Guayas sono in qualche modo legate al traffico di droga”, ha aggiunto il Presidente.
Nello stesso giorno in cui Lasso ha pronunciato l’inizio dello stato d’emergenza, il ministro della difesa Fernando Donoso ha rinunciato al proprio incarico. Al suo posto, è stato nominato come nuovo ministro Luis Hernández, generale dell’esercito in pensione, ed eroe della guerra del Cenepa. Questo cambio al comando del dicastero che si occupa dello stato d’emergenza sottolinea in qualche maniera il fatto che non tutti all’interno dell’esecutivo si trovano d’accordo con la scelta del Presidente, e che non è scontato che questa decisione possa portare a dei frutti concreti.
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Foto di Copertina: Pagina Facebook “Fuerzas Armadas del Ecuador”