Con la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Tokyo, si concludono due settimane sportive di grandi emozioni, e con risultati del tutto inaspettati per l’Ecuador. Il piccolo paese andino, infatti, ha vinto ben 3 medaglie olimpiche: due d’oro, nel ciclismo e nel sollevamento pesi, e una d’argento, sempre nel sollevamento pesi. Inoltre, la nazionale tricolore porta a casa anche quattro diplomi olimpici, ossia il riconoscimento che viene dato dal Comitato Olimpico Internazionale ai primi otto classificati nelle varie discipline.
La prima medaglia d’oro ecuadoriana è stata quella di Richard Carapaz, guadagnata nel secondo giorno di gare, in ciclismo su strada. La medaglia della “locomotiva di Carchi“, come viene chiamato dai suoi fan, arriva dopo un terzo posto al Tour de France, e la vittoria del Tour di Svizzera. Un’estate indimenticabile per il ciclista ecuadoriano, che ad oggi rappresenta l’unico atleta nella sua specialità ad aver vinto un oro olimpico e ad essere arrivato sul podio delle tre grandi gare ciclistiche: il Giro d’Italia (vinto nel 2019), la Vuelta a España (secondo nel 2020), e il Tour de France.
La seconda medaglia d’oro per l’Ecuador è arrivata invece dal sollevamento pesi, grazie alla straordinaria performance di Neisi Dajomes, posizionatasi davanti all’americana Nye ed alla messicana Fuentes. La Dajomes, originaria di Puyo, nella provincia di Pastaza, tornata in patria ha ricevuto come premio da varie fondazioni private una casa ed una macchina, mentre l’Università San Francisco di Quito le ha offerto una borsa di studio nel proprio istituto.

La terza medaglia, questa volta di argento, arriva sempre nel sollevamento pesi, un giorno dopo quella di Neisi Dajomes. A vincerla è stata Tamara Salazar, 24enne originaria di Carchi, come Carapaz, che si è posizionata alle spalle della cinese Wang, e davanti alla domenicana Santana.
I diplomi olimpici sono stati invece ottenuti da Alfredo Campo (quinto nel BMX maschile), Luisa Valverde (quarti di finale, lotta libera femminile 53 kg), Angie Palacios (sesta, sollevamento pesi femminile 64 kg), e Lucía Yépez (quarti di finale, lotta libera 53 kg).
Con queste tre medaglie l’Ecuador batte ogni record nazionale. Infatti fino a questa edizione dei giochi, il paese andino aveva ottenuto solamente due medaglie in tutte le sue partecipazioni: un oro ad Atlanta 1996 ed un argento a Pechino 2008, entrambe ottenute dal marciatore cuencano Jefferson Peréz. Lo stato ecuadoriano darà 100.000 euro a ogni atleta vincitore di una medaglia olimpica, ed ha promesso un maggiore supporto ai propri atleti, date anche le polemiche per il mancato appoggio da parte del ministero dello sport nazionale.
Quella di Tokyo è la 15esima edizione dei Giochi Olimpici alla quale ha partecipato l’Ecuador, la cui prima apparizione ai Giochi è stata a Parigi 1924. Il Comitato Olimpico Ecuadoriano, però, venne fondato solo nel 1948, per essere riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale nel 1959. Ai Giochi Olimpici invernali invece l’Ecuador ha partecipato solo una volta, a Pyeongchang 2018, dove ha partecipato grazie al fondista Klaus Jungbluth Rodriguez.
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Foto di Copertina: CNN