Il quechua o kichwa è una delle lingue ufficiali delle relazioni interculturali secondo la costituzione dell’Ecuador. Anticamente nell’Impero Inca, il quechua era parlato dai membri della famiglia imperiale, i generali dell’esercito che facevano parte della famiglia imperiale, i membri delle classi dirigenti ed anche dei membri delle classi popolari indigene che avevano imparato la lingua soprattutto per comunicare con le autorità e per motivi commerciali. Con il tempo, il quechua venne imparato anche dai missionari religiosi e dai membri del clero. Secondo il Padre Juan de Velasco, sacerdote gesuita nonché importante storico del XVIII secolo, il quechua arriva in Ecuador nella seconda metà del XV secolo.
Nonostante la lingua sia stata diffusa con gli anni, ad oggi in Ecuador solo 4 indigeni ogni 10 parlano più il quechua come lingua materna.
C’è però un “salvataggio” di alcune parole in quechua nella vita quotidiana in Ecuador, che fa diventare viva questa lingua ancestrale, ormai in via di estinzione. Di uso generalizzato, queste parole non hanno classe sociale, e vengono utilizzate in tutto il paese, alcune vi saranno utili durante la vostra visita in Ecuador!
Ecco alcuni esempi:
1. Arraray: esclamazione di quando ti brusci
2. Achachay: esclamazione di quanto fa molto freddo
3. Ayayay: ahi!
4. Ñaño/a: fratello, sorella
5. Guagua: bambino
7. Yapa: quantità extra di un prodotto che il venditore decide di regalare, questo accade soprattutto nei mercati.
8. Chuchaqui: sbornia
9. Shunsho/a: scemo/a
10. Canguil: popcorn
11. Mushpo/a: distratto/a
12. Cushqui: denaro (del quechua kullki)
13. Llucho: stare nudo (del quechua lluchu)
14. Ruco/a: adormentato/a
15. Chulla: dispari, oppure unico
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Foto di Copertina: Edugestores