La pitahaya ecuadoriana arriva in Europa. La notizia è stata rilasciata dal Puerto de Aguas Profundas, a Posorja, terminale marittimo dal quale il carico contenente il frutto esotico è partito. Si tratta della prima esportazione in assoluto di questo frutto esotico dall’Ecuador al mercato europeo.
A curare la spedizione è stata l’impresa Disproducsa, del gruppo Nobis, la cui proiezione è quella di posizionarsi, nel futuro, all’interno dei maggiori supermercati europei, e riuscire ad esportare almeno 200 tonnellate del frutto nei prossimi anni.
“Fino ad oggi la pitahaya veniva inviata in Europa solo per via aerea, mentre ora è stato possibile utilizzare la via marittima, soddisfacendo tutti gli standard che implica l’esportazione a mercati esigenti come quello europeo”, ha sottolineato il porto in un comunicato stampa ripreso dal giornale ecuadoriano El Universo.
La pitahaya è il frutto ecuadoriano che sta registrando il maggior aumento dell’esportazioni all’estero. Se nel 2016 veniva esportato solo un valore di 6 milioni di dollari, nel 2020 si è arrivati addirittura a 60 milioni.
Considerato uno dei frutti tropicali più affascinanti, la pitahaya è conosciuta in Italia anche come “frutto del drago”, appartenendo alla famiglia botanica delle Cactaceae. Contiene poca acqua, molti zuccheri e alcuni minerali, e nella dieta ha la stessa funzione di frutti più conosciuti. Rispetto alla forma, il “frutto del drago” ha una forma molto particolare, che può a tratti richiamare il fico d’India.
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Foto di Copertina: Stockpick da Pixabay